Nuovo credito d'imposta per le imprese che investono in R&S

Dopo quasi due anni di attesa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo.

Il decreto attuativo sancisce le modifiche introdotte con la Legge di Stabilità 2015, disegnando un nuovo credito d’imposta a sostegno degli investimenti per la ricerca e la collaborazione tra università e imprese, pari al 50% o al 25% delle spese di ricerca e sviluppo incrementali sostenute rispetto al triennio precedente.
L’intervento si rivolge a tutte le imprese, per agevolare lavori sperimentali o teorici con l’obiettivo di mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o di migliorare quelli esistenti.

 

Beneficiari:

Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che intendano investire in ricerca e sviluppo nel quinquennio 2015-2019.

Agevolazione:

Il credito d'imposta è riconosciuto, fino ad un importo annuale massimo di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, a condizione che la spesa complessiva per attività di ricerca e sviluppo sia pari ad almeno 30.000 euro in ciascun periodo d’imposta in cui si intende fruire dell’agevolazione, ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio precedente.

Il beneficio è attribuito nella misura del 25% della spesa incrementale, del 50% per le spese relative all’impiego di personale altamente qualificato e contratti di ricerca.

Spese ammissibili:

Le spese sostenute nel quinquennio 2015-2019 per:

  • personale altamente qualificato impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo;
  • quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di laboratorio;
  • spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative;
  • competenze tecniche e privative industriali relative ad un’invenzione industriale, biotecnologica o topografica di prodotto a semiconduttori o ad una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne;

Interventi ammissibili:

  • lavori sperimentali o teorici svolti ai fini dell'acquisizione di nuove conoscenze;
  • ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento di quelli esistenti ovvero creare componenti di sistemi complessi ai fini della ricerca industriale;
  • acquisizione delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
  • produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

In collaborazione con:

Stampa

Torna in cima