CREDITO D’IMPOSTA R&S: Avvio all'operatività con il bonus ricerca

 

Dopo quasi due anni di attesa sta per partire la piena operatività del nuovo credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo.
La modifica al “Bonus Ricerca” del decreto Destinazione Italia, introdotta dall’articolo 7 della nuova Legge di Stabilità 2015, che disegna un nuovo credito d’imposta a sostegno degli investimenti per la ricerca e la collaborazione tra università e imprese, è stata infatti sancita dalla firma del decreto attuativo da parte del ministro Guidi.
Lo strumento è dedicato a tutte le imprese che intendano investire in ricerca e sviluppo nel quinquennio 2015-2019.
 
Beneficiari:
 
Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo.
 
Agevolazione:
 
Il credito d'imposta è riconosciuto, fino ad un importo annuale massimo di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, a condizione che la spesa complessiva per attività di ricerca e sviluppo sia pari ad almeno 30.000 euro in ciascun periodo d’imposta in cui si intende fruire dell’agevolazione, ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio precedente.
 
Il beneficio è attribuito nella misura del 25% della spesa incrementale, del 50 % per le spese relative alle lettere personale altamente qualificato e contratti di ricerca.
 
Spese ammissibili:
 
Le spese sostenute nel quinquennio 2015-2019 per:
  • assunzione di personale altamente qualificato, impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo;
  • quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di laboratorio;
  • spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative;
  •  competenze tecniche e privative industriali relative ad un’invenzione industriale, biotecnologica o topografica di prodotto a semiconduttori o ad una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne;
all’interno dei seguenti ambiti:
 
a) lavori sperimentali o teorici svolti ai fini dell'acquisizione di nuove conoscenze;
b) ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento di quelli esistenti ovvero creare componenti di sistemi complessi ai fini della ricerca industriale;
c) acquisizione delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
d) produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

 

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