CARO ENERGIA: IL GOVERNO VARA IL NUOVO DECRETO LEGGE
Il Governo è intervenuto per contrastare l’aumento delle bollette approvando un nuovo decreto legge che prevede uno stanziamento di 1,6 miliardi di euro a favore delle famiglie e 1,4 miliardi di euro per le imprese.
Nell'ambito delle azioni previste dal Piano sociale per il clima, in conformità al Regolamento UE 2023/955, sono stati introdotti investimenti e misure di supporto per le famiglie e le microimprese economicamente fragili, con un limite massimo del 50% delle risorse complessive disponibili.
Inoltre, a partire dall’entrata in vigore del decreto, i clienti rientranti nel servizio a tutele graduali che acquisiscono lo status di clienti vulnerabili continueranno a beneficiare dello stesso servizio fino al 31 marzo 2027, pur mantenendo la possibilità di sottoscrivere, in qualsiasi momento, un nuovo contratto nel mercato libero.
Per quanto riguarda il contenimento dei costi energetici per le imprese, sono stati allocati 600 milioni di euro per il 2025 al fine di compensare i costi indiretti legati al sistema ETS. Questa misura comporta un abbattimento di circa 20€/MWh su una tariffa media di 100€/MWh, ma interessa esclusivamente alcuni comparti produttivi, tra cui acciaio, metalli non ferrosi, chimica, carta, raffinazione, ghisa e pellame. Settori come ceramica, vetro, cemento, gomma plastica e alimentare, pur essendo energivori e soggetti al sistema ETS, non rientrano tra i beneficiari.
Ulteriori 800 milioni di euro sono destinati a ridurre i costi dell’energia per le utenze non domestiche in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW. Per questi soggetti, per un periodo di sei mesi, sarà azzerata la componente ASOS applicata all’energia consumata.
Infine, per garantire una maggiore trasparenza e consentire il monitoraggio dell’andamento dei costi energetici a carico delle imprese, i dati relativi ai codici ATECO delle aziende saranno trasferiti dal Registro delle Imprese al sistema informativo integrato gestito da Acquirente Unico. Ciò permetterà ad ARERA di analizzare l’impatto dei costi energetici, dei servizi regolati e degli oneri generali di sistema sui diversi settori imprenditoriali, fornendo aggiornamenti periodici al MASE.