CS | Metalmeccanica, Confimi e FIM Cisl siglano l’accordo per l’adeguamento dei minimi retributivi ai valori IPCA

Roma, 15 luglio 2025 – Ė stato sottoscritto l’accordo per l’adeguamento dei minimi retributivi ai valori IPCA tra Fim Cisl e Confimi Meccanica.

L’intesa arriva al termine di un confronto particolarmente aspro tra le Parti: Confimi Meccanica, FIM Cisl e UILM Uil. In una prima fase, le organizzazioni sindacali avevano condiviso i valori retributivi da applicare, subordinando però la sigla dell’accordo a una valutazione politica congiunta con le rispettive Segreterie Nazionali.

Successivamente, UILM UIL, con comunicazione formale, ha deciso di non sottoscrivere l’intesa raggiunta. In conseguenza di tale scelta, il confronto è proseguito esclusivamente tra Confimi Meccanica e Fim Cisl, portando alla firma dell’accordo.

Nonostante l’assenza di automatismi nel vigente CCNL Confimi Industria Meccanica del 7 giugno 2021 circa gli adeguamenti economici, le Parti firmatarie hanno ritenuto prioritario tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori occupati. Hanno quindi deciso di dare attuazione a quanto previsto dall’art. 36, comma 6, dello stesso contratto, analizzando la dinamica retributiva in relazione al contesto economico del settore metalmeccanico e agli eventuali scostamenti significativi degli indici inflattivi rispetto alle previsioni.

La posizione assunta da UILM UIL, che ha scelto di non aderire all’intesa, non deve interferire con il rinnovo del contratto. Tuttavia, Confimi Meccanica, in un’ottica di responsabilità verso i propri lavoratori e in attesa del rinnovo del CCNL, scaduto dal 2023, ha ritenuto opportuno procedere comunque al riconoscimento dell’adeguamento economico.

L’intesa sottoscritta prevede l’applicazione dell’adeguamento a decorrere da giugno 2025: le aziende saranno pertanto tenute a corrispondere le competenze arretrate maturate a partire da tale data.
 
UFFICIO STAMPA
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