IRESDES 4.0 - Le PMI di Bergamo protagoniste del progetto presentato da Confimi Industria finanziato dalla Comunità europea per sostenere il dialogo sociale e le relazioni industriali nell’era post COVID-19

Al via oggi in collegamento con la Comunità Europea da Bruxelles e con altre sedi sul territorio italiano, l’operatività del progetto Iresdes 4.0, progetto finanziato dalla Comunità Europea con capofila Confimi Industria e partners la FIM CISL del Veneto, l’Associazione ADAPT, l’Associazione europea delle Imprese Digitali (European Digital SME). Il progetto avrà il supporto di Confimi Industria Digitale (la verticale di settore della Confederazione) e dell’Associazione europea dei sindacati dei lavoratori (IndustrialAll Europe).
La Comunità Europea prevede azioni a sostegno del dialogo sociale e delle relazioni industriali soprattutto per analizzare le trasformazioni in atto nel sistema economico dei Paesi membri attraverso bandi annuali che finanziano interventi mirati a cogliere tali cambiamenti.
Questo progetto, scelto dalla Comunità Europea tra diverse candidature, ha come obiettivo lo studio delle soluzioni più adatte a migliorare la regolamentazione dello smart working nelle PMI nonché a sostenere lo sviluppo delle competenze digitali nei lavoratori attraverso la collaborazione delle parti sociali. Fornirà inoltre raccomandazioni per aggiornare in modo completo i contratti collettivi di lavoro applicati nelle PMI.
“Un progetto ambizioso proposto dalla nostra Verticale di settore Confimi Industria Digitale che la Confederazione ha presentato alla Comunità europea lo scorso giugno al termine della prima ondata della tremenda pandemia, insieme a partners di assoluta qualità e valore – spiega il Presidente di Confimi Industria Paolo Agnelli che rappresenta 45.000  imprese che impiegano 600.000 lavoratori – Gli strumenti digitali ci hanno permesso lo scorso anno di far convivere le necessità produttive con quelle organizzative, tutelando così la sicurezza del personale. Ma una simile organizzazione non può essere il solo frutto di un’emergenza, né il telelavoro essere considerato smart working. Bisogna lavorare affinché la modalità sia regolamentata per garantire al contempo flessibilità e una proficua gestione aziendale. Essere stati scelti tra tanti progetti dalla Comunità Europea è per noi motivo di orgoglio, l’aver indicato come regia operativa le sedi della Lombardia, area particolarmente colpita dalla pandemia, può aver sicuramente influito positivamente sul risultato finale”.
Per Domenico Galia, Presidente di Confimi Industria Digitale "Occorre ideare un nuovo modello di contrattazione collettiva meno conflittuale e più sinergico, che tenga conto del grande tema della sostenibilità, e che riesca a individuare il giusto equilibrio tra la giustizia sociale e la competitività dell’impresa, il quale, affinché si possa realizzare, necessita di un importante cambiamento culturale, come per tutti i processi sociali ed economici".
“Saranno 24 mesi di lavoro – spiega Edoardo Ranzini Direttore di Confimi Apindustria Bergamo e Coordinatore del progetto – nei quali coinvolgeremo le PMI manifatturiere e i loro lavoratori, insieme ai partner del progetto e a quelli presenti nel territorio per sviluppare gli obiettivi del progetto guidati dal supporto scientifico di esperti nazionali e internazionali. Le nostre aziende e i lavoratori impiegati saranno protagonisti attivi delle azioni previste, essendo la nostra Regione sede di coordinamento di tutto il progetto. Ci saranno anche momenti pubblici di confronto sullo stato di avanzamento del progetto, con una sessione finale di presentazione e divulgazione dei risultati raggiunti”.
 
Bergamo, 25 marzo 2021
 
Allegati:
Slides riassuntive del Progetto
 
 
 
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