Arriva "Inventario - Il linguaggio della manifattura", l’omaggio di Confimi Industria al patrimonio linguistico del lavoro
In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, un libro celebra l'eccellenza italiana attraverso il linguaggio unico delle sue imprese
Roma, 15 aprile 2025 – Che cosa significano sfaldaballe, tangenziale, lacrima, uragano, cannellino? In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, Confimi Industria, con il contributo di Treccani, presenta "inventario - Il linguaggio della manifattura", un volume che esplora l'anima della manifattura italiana attraverso le sue parole. Un percorso che svela il linguaggio unico di un settore che ha reso l'Italia famosa nel mondo.
Il libro, arricchito dalla prefazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sottolinea come il linguaggio sia un elemento fondamentale per comprendere e valorizzare il patrimonio industriale italiano. "Questo libro è un viaggio attraverso le parole che hanno plasmato la nostra identità industriale", afferma il Ministro Urso nella sua prefazione, "un omaggio alla passione e all'ingegno che rendono unico il Made in Italy".
Il volume, che si presenta come un "vocabolario" pop della manifattura italiana, offre una panoramica del settore, dalle materie prime ai macchinari, dai processi produttivi alle figure professionali. Lo scrittore Raffaele Alberto Ventura, nel suo contributo, evidenzia come il linguaggio della manifattura sia un vero e proprio codice che racchiude i valori e le competenze di un settore in continua evoluzione. “Il concetto di lavoro, monolitico, rimanda alla molteplicità dei lavori: non un significato univoco, quindi, ma innumerevoli significati. Ci vorrebbe un dizionario per enumerarli tutti, o perlomeno un primo inventario: eccolo, dunque, lo tenete tra le mani", scrive Ventura.
"Inventario - Il linguaggio della manifattura" si articola in 26 capitoli, uno per ciascuna lettera dell’alfabeto. Le definizioni delle 26 parole poste in apertura dei capitoli sono state sviluppate con il contributo di Treccani e sono state tratte dalla banca dati della sua enciclopedia e del suo vocabolario. Successivamente, si sviluppano una serie di parole relative al settore industriale, artigianale e del lavoro che si utilizzano in vari contesti, con particolare attenzione alle variazioni regionali, al gergo popolare e, quando possibile, con un tocco ironico. Ma c'è un filo rosso che le unisce tutte: l'impresa familiare, il "fatto in Italia".
Questo libro è un vero e proprio catalogo dei lemmi della manifattura italiana: dai magazzini alle produzioni, dai macchinari alle persone che animano questo mondo, dagli operai agli imprenditori. Un mondo dove la "famiglia" si allarga fino ad abbracciare interi stabilimenti.
Tra le parole definite nel libro, si trovano esempi che spaziano dai termini tecnici a quelli più legati alla tradizione e al territorio: denari, come suggerisce una prima lettura è sì un’unità di valore, ma in campo tessile non indica nessun guadagno, è il sistema per misurare il peso di una fibra a filamento continuo; indiamento, al contrario del verbo indiare (beatificare, avvicinarsi al divino) cui sembra apparentemente riferito, indica un trattamento per rendere impermeabili le ceramiche; invasatura, nelle imprese dei dispositivi medici indica la componente di una protesi; mano, invece, nel linguaggio industriale, indica al tempo stesso la facciata di un foglio (industria cartaria), la sensazione di morbidezza (industria tessile), lo spessore di un materiale (industria edile) ma anche la direzione di un componente (industria meccanica).
Non mancano i neologismi, quelle parole entrate nell’uso comune e quindi anche nei vocabolari: da coworking a H24 fino a jit – just in time. Declinazioni in campo industriale e regionale anche per ceo, la sigla ormai abusata di chief executive officer, che può diventare ragazzino a Padova o zio a Cremona.
Insomma, il significato delle parole si fa linguaggio settoriale e sembra invitare a ripensare ogni significato conosciuto.
"Inventario - Il linguaggio della manifattura" è un invito a scoprire un mondo ricco di storia, di passione e di innovazione, un omaggio a chi ogni giorno contribuisce a rendere grande il Made in Italy. “Non è solo una raccolta di definizioni – è invece il monito di Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria - ma un tributo alla forza e alla vitalità della manifattura. Conservarne le parole significa custodire la memoria del nostro lavoro e tramandarla alle generazioni future”.